Prendendo atto e rispettando quanto scritto nel comunicato dell’assemblea del tifo riminese, rimaniamo dispiaciuti, sorpresi e non d’accordo per come è stato descritto il lavoro della stampa ed in particolare nella citazione di “alcuna stampa d’assalto” che avrebbe disgregato il tifo, nuociuto grandemente a portare il Rimini nella situazione in cui si trova etc., lanciando non tanto velatamente minacce di stampo……. Come lo vogliamo definire? Capiamo che l’interesse dei redattori del comunicato è tale da difendere l’attuale società dal fallimento totale di questa gestione fornendole attenuanti a tutti i costi, ma addossare alla stampa fantomatiche responsabilità è ridicolo ed esilarante. La stampa non ha costruito la squadra, ne ha fatto il calciomercato di riparazione o non pagato i propri dipendenti costringendoli alle dimissioni o si e fidata delle facili promesse di JET SET. Non è stata la stampa ad imporre alla società di fare il passo più lungo della gamba a suo tempo,quanto l’avidità di interessi personali di qualcuno che oggi non vede l’ora di liberarsi del fardello risultato pesante.
Non accettiamo altresì, consigli sulla linea guida da seguire circa il nostro lavoro, non sono le intimidazioni, (che denunceremo sempre e in tutte le sedi opportune), che ci porteranno ad essere servizievoli e zerbini. Chi ci segue, sa benissimo che la nostra condotta è sempre stata di questo genere sin dai tempi del compianto, Dino Cappelli per arrivare all’altrettanto compianto Vincenzo Bellavista, il cui comportamento nulla aveva a che vedere con quello instaurato non solo nei nostri confronti da questa presidenza.In conclusione vogliamo ricordare,qualora ce ne fosse bisogno, di aver avuto, abbiamo e avremo sempre,
grande rispetto per il Rimini,dei riminesi e dei veri tifosi biancorossi ai quali saremo sempre vicini in qualsiasi tipo di “Battaglia” sportiva e lecita.Ma non possiamo condividere la faziosità, l’ipocrisia e le minacce di alcuni singoli che hanno fatto della Rimini Calcio un tornaconto personale e ai quali rammentiamo che non ci piegheremo, e non ci porteranno a cambiare linea redazionale,ne ora , ne mai. Con stima!
La risposta non fa una piega ! Complimenti e avanti così ! A testa alta !
perche’ ad es. avete scritto che la trattativa con BSE era chiusa, mentre loro lo stesso giorno invece erano dal sindaco? Chi vi passa le “dritte”? O non e’ capace a fare il suo mestiere o siete in mala-fede. Noi non siamo assolutamente ne’ pro Amati ne’ contro Amati, Voi, invece mi sembrate schierati apertamente contro, difendendo altrettanto apertamente gli interessi del vostro sponsor. Saluti senza astio, Aldo
Fosse per me, i giornalisti riminesi (o meglio di Rimini, perchè non tutti quelli che fanno i giornalisti a Rimini sono riminesi di razza) li manderei a rifare le strade della città nel mese di luglio, a 38 gradi al sole! I soliti pupazzi!
@FINN Eccolì un altro che da vero riminese c’è la con chi non è di Rimini. Stando così le cose a scrivere ci sarebbe solo Ferri e Elio Pari. Il resto tutti marocchini. Al rogo la brutta razza. hi hi hi hi
Bravo Beppe. Del resto cosa vuoi sperare dalla stessa gente che continua a difendere una società che ricorderanno nei secoli dei secoli?
Amatri e i suoi zerbini meritano la D !
siamo ancora nel medioevo a Rimini