Domani è il giorno tanto atteso per le sorti del Rimini che verrà. E’ infatti previsto il “face to face” tra Americo Romano e il presidente del Rimini; Biagio Amati per porre le premesse alle firme definitive. Queste sono le indiscrezioni che trapelano sulla vicenda Rimini Calcio – Bse e che con ogni probabilità verranno confermate dai fatti. Siamo alla fine della telenovela? Pensiamo proprio di si, l’affare si farà, le parti lo vogliono, chi per una ragione chi per un’altra ha interesse a chiudere. Ora però sarebbe il caso di non rovinare tutto con polemiche francamente inutili e che non hanno modo di esistere per come la trattativa sta andando avanti. Gli istituti di credito ai quali qualcuno critica il finanziamento alla Bse, è fuori luogo. Le banche, è stato piu’ volte ripetuto,sovvenzionano un’impresa privata che fornisce ampie garanzie e che pagherà regolarmente i tassi d’interesse richiesti. Qua non si parla di finanziare il Rimini ma un’azienda che offrirà al territorio nuovi posti di lavoro e in base a questa operazione di mercato cercherà di fare marketing commerciale attraverso il Calcio (in questo caso il Rimini) come già fatto in altre città come Roma (Marchi di acque minerali e supermercati) o Bologna. Non c’è nulla di male se un imprenditore vuole aprire una catena alimentare o di altro genere rincorrendo un progetto che ai suoi occhi potrebbe portare vantaggi. Da quando è nato il calcio professionistico si è verificato il connubio con l’imprenditoria di lunga lungimiranza col settore che spesso è servito a contribuire alla nascita di un reale successo del marchio abbinato. Ora, vogliamo il bene del calcio Rimini o siamo qui ad ostacolarne un possibile decollo per problemi che non ci sono? Se uno di noi decidesse di andare in un’altra città perchè intravede una possibile crescita nel settore in cui crede e si presenta a chiedere un finanziamento in banca fornendo ampie garanzie, pensate che non ce lo concedono? Io dico di si! Quindi cerchiamo di essere lungimiranti e auguriamoci che la vicenda si chiuda in tutta serenità, perchè se la Rimini Calcio potesse diventare grande grazie a questa operazione, tutti noi che tifiamo per questi colori dovremmo solo benedirla.
Beppe, sottoscrivo al cento per cento. Speriamo che domani sia davvero il giorno tanto atteso. FORZA RIMINI
Finalmente Pinocchio fuori dalle balle ! Incrociamo le dita…..
Non ne sarei cosi certo ! Mi e’ giunta voce che siano sopraggiunti alcuni problemini, se salta la BSE siamo rovinati.
se l affare va in porto dobbiamo fare un monumento a biagio amati e grazie a lui che bse si e fatta avanti fino ad adesso lui ha fatto quello che si poteva fare per salvare il calcio a rimini
Bravo Luca, facciamo un sondaggio di dove metterlo il monumento.
1) Pizzale stadio Romeo Neri
2) Piazzale Fellini
3) Provinciale che da Santarcangelo va a Longiano.
Io dico 3
Pensa te come cavolo ragionano i riminesi un monumento a Pinocchio ! E’ proprio vero che il mondo va alla rovescia qui piu’ cazzate dici e fai piu’ sei ben visto….
Luca evita il vino che ti fa male. Se fanno un monumento a Pinocchio a Bellavista dovrebbero intitolargli una piazza ! No cazzate please.
Cara redazione capisco che in vista dell’arrivo ( ? ) Della BSE stia iniziando la fase di struscio per accaparrarsi stima e sponsorizzazioni che sono mancate con l’attuale societa’ ma io e altri amici che seguiamo il Rimini da anni non abbiamo chiara questa situazione. In un periodo di crisi cosi feroce nessuna Banca tira fuori dei soldi per un operazione che riguarda una cordata che arriva da fuori e magari dopo aver munto la vacca la lascia morire nella stalla. A Rimini e’ gia’ successo per questo preferiremmo che questi signori se ne stessero a casa loro. Il mondo e’ bello perche’ e’ vario….
Adesso aspetto un messaggio dal VVF
I gufi portano rogna…..
Ho l’impressione che le due Banche riminesi perderanno molti clienti attuali, quanti mugugni in citta’ !
LE BANCHE LOCALI FINANZIERANNO MENO DEL 30% DEL INVESTIMENTO, OVVERO CIRCA IL 15% A TESTA O GIU’ DI LI’, QUINDI POCO O NIENTE, LA BANCA LOMBARDA METTERA’ IL RESTO, OVVERO QUADI 8 MLN DI EURO.
DIREI CHE RIMINI RICEVERA’ COMUNQUE PIU’ DI QUANTO INVESTIRA’ IN QUESTO PROGETTO E QUINDI NON VEDO DOVE SIA IL PROBLEMA.
CONCORDO PER RAGIONI DIVERSE CON IL CONDUTTORE QUESTA VOLTA, MA MI RENDO CONTO CHE QUI NON SCRIVONO SOLO TIFOSI DEL RIMINI E QUI STA LA DIFFERENZA.
PS.
L’IDEA DEL MONUMENTO MI SEMBRA UNA PROVOCAZIONE SIMPATIVA, TUTTAVIA IO MI ADPETTEREI CHE A RIMINI PRIMA O POI SI INTITOLASSE SE NON LO STADIO ALMENO UNA PARTE DI ESSO A VINCENZO BELLAVISTA, UN UOMO DI ALTRI TEMPI, CHE A RIMINI HA DATO PIU’ DI QUANTO HA RICEVUTO, UN PRESIDENTE APPASSIONATO CHE RIMARRA’ SEMPRE NEL CUORE DI CHI HA AVUTO IL PIACERE E L’ONORE DI CONOSERLO.
Gaf eccoti il motivo per cui le 2 banche di Rimini NON DEVONO SOSTENERE QUESTA OPERAZIONE, questo articolo è apparso in rete ieri 9 gennaio 2013.
Credito alle imprese -10,7%. Soldati: scarsi risultati da tavoli e protocolli
A conferma di una situazione di grande sofferenza per l’economia riminese arrivano i dati sui finanziamenti accordati alle imprese del territorio nei primi sei mesi del 2012. Pubblicati dalla Banca d’Italia e resi noti dalla provincia mostrano un calo del 10,7% rispetto allo stesso periodo del 2011
PROVINCIA | 09 gennaio 2013 | 14:22
Dai 13.181 milioni di euro erogati nel 2011 agli 11.767 milioni del 2012. La conseguenza viene evidenziata dal dato che riguarda le sofferenze, che invece è in netto aumento: è cresciuto del 24,2% tra il 2011 e il 2012, passando da 660 milioni agli 820 milioni di euro. A livello nazionale diminuiscono, rileva oggi il Sole24Ore, del 2,9% gli impieghi bancari, aumenta, seppur di poco, la richiesta di credito da parte delle imprese. “Per le nostre aziende – commenta l’assessore al lavoro della provincia Meris Soldati – l’accesso al credito, e il fabbisogno di liquidità si conferma uno degli aspetti più critici”. Con rammarico l’assessore ammette gli scarsi risultati ottenuti dal protocollo sottoscritto e dai tavoli provinciali che hanno messo insieme associazioni di categoria e banche. Tavolo che a breve sarà riconvocato per cercare nuove strategie. “Il fatto che aumenti, seppur di poco, il dato della richiesta di credito da parte delle imprese – conclude la Soldati – denota un dinamismo che è giusto tentare di sostenere, anche se il credito viene sempre più spesso richiesto non tanto per investimenti in sviluppo, ma sempre più per gestire l’attività e limitare i debiti”.
E tu mi vieni a dire che non è una vergogna quello che sta succedendo con la BSE ? Ma per favore vergognatevi a sostenere questo progetto. Il calcio chi l’ha voluto se lo gestisce altrimenti fallisce come fanno tutti quelli che vogliono fare il passo più lungo della gamba !!!
Non capisco cosa c’entri il calcio con le banche, che non sono enti di beneficenza ma istituti che pensano soprattutto ai loro interessi, guardando alla solvibilità dei loro clienti più che alla loro residenza.Se vi sono persone disposte a investire nel calcio di Rimini a un vero tifoso biancorosso non può che fare piacere vista l’attuale precarietà gestionale ed il disinteresse storico di tante istituzioni locali.
Oltretutto le banche, proprio per il motivo che ha sottolineato Claudio, entrano nella politica imprenditoriale (nel nostro territorio tra l’altro) della Bse….non nell’acquisto della Rimini Calcio.E’ stato molto chiaro da subito…non per alcuni, evidentemente in mala fede, di questo pseudo-blog.
Glauco fattene una ragione, La BSE è piena di euro e ci riporterà in serie B non come adesso che ci tocca
mangiare pane e cipolla.
Dice bene Claudio, se questi entrano si darebbe dopo la cocif un altro schiaffo alle istituzioni politiche e economiche locali. Basta vedere come è fallito miseramente il progetto Amati -Ravaioli-Turci.
Più che altro non vedo altre soluzioni interne per continuare a fare calcio a Rimini, magari ci fosse un imprenditore riminese danaroso disposto a prendersi il Rimini.
IERI E’ ANDATO TUTTO BENE… STATE SERENI.