I tifosi dell’ A.C. Rimini, chiariamo,non c’entrano nulla.Ma quelli dell’Ancona (e puro eufemismo chiamarli tifosi). Arrivano al Neri in circa 400,con bandiere, tamburi, fumogeni e quant’altro, già premeditando disordini. E’ bastata una banale scusa, sembra uno striscione al quale non era consentito l’ingresso, o al tentativo di qualcuno di voler entrare senza tagliando per far scattare l’attacco delle forze dell’ordine all’ingresso della tribuna centrale,con i conseguenti feriti e contusi per fortuna tutti in modo lieve.Una volta che i “tifosi” Anconetani hanno raggiunto la tribuna centralissima ecco che la rabbia si e’ riposta su quello che capitava loro a tiro. Scardinati una trentina di seggiolini,rotti i vetri della sala stampa, quelli del bar e tutto cio’ che gli si presentava davanti diventava bersaglio da colpire; veri e propri vandali. Ora ci aspettiamo che almeno la giustizia sportiva faccia il suo dovere verso questa società, già recidiva per gli atti violenti dei propri sostenitori in passato e che infligga il divieto per l’intera stagione di seguire la squadra in trasferta. Per quanto riguarda il Real Rimini,pur non avendo responsabilità nei fatti di oggi, farebbe meglio a cercare altra sistemazione (magari interpellando il comune) per evitare tensioni pericoloso nell’avvenire con i tifosi dell’altra realtà calcistica della città.
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